La trasformazione e la transizione digitale. La formazione dei dipendenti pubblici. Un nuovo modello di amministrazione pubblica

Nuove assunzioni nelle P.A.: ma facciamo lavorare i giovani assunti in amministrazioni organizzate come 40 anni fa o dobbiamo formare giovani per lavorare in sistemi amministrativi moderni semplificati, funzionali, digitali? Ma non abbiamo formato coloro che già operano nelle P.A. I dipendenti pubblici (salvo rarissime eccezioni) partecipano a 0 ore di formazione in un anno (da sempre) e non sono stati formati sui processi innovativi quali la trasformazione digitale che segnano un radicale cambiamento dell’amministrazione pubblica.

Allora, la formazione dovrebbe riguardare l’amministrazione intesa come un sistema (organizzazione, processi, dati, documenti, servizi al cittadino e alle imprese, digitalizzazione). La formazione con un approccio di questo tipo non può essere improvvisata e con docenti di basso profilo.

1.Trasformazione e transizione digitale: verso un nuovo modo di essere ed operare come burocrazie moderne in un nuovo mondo.

La trasformazione digitale si presenta come un processo complesso che non può essere ridotto alla semplice applicazione delle tecnologie informatiche e telematiche. Il processo è complesso in quanto riguarda aspetti organizzativi, decisionali, partecipativi, informativi, procedurali, documentali, ecc.

Fuori da questo contesto “complesso” non esiste trasformazione in generale e trasformazione digitale in particolare. E’ necessario quindi affrontare la complessità.

La trasformazione digitale richiede un progetto di trasformazione (che coinvolge decisori pubblici, cittadini, dipendenti pubblici). Un progetto di “cambiamento”.

La transizione digitale comprende le fasi di attuazione del progetto di trasformazione digitale. La transizione digitale corrisponde ad un progetto esecutivo specifico che indica l’iter e la fattibilità delle cose da fare per il cambiamento.

2. Un nuovo modello di organizzazione ed amministrazione pubblica

Le burocrazie moderne sono caratterizzate dall’essere organizzazioni semplificate, trasparenti, digitali, sostenibili. Questo nuovo modello di amministrazione richiede una formazione sui nuovi modelli di organizzazione (formalistiche quanto basta, con processi fortemente semplificati, orientate all’utente, sostenibili, con servizi in rete). I modelli organizzativi attuali sono “datati” e superati: il mondo va in altra direzione specie per quanto riguarda i servizi. Le strutture burocratiche oggi non hanno la forza (e la voglia) di cambiare. Per questo la burocrazia pubblica oggi non opera per attuazione l’art. 3 della Costituzione, bada alle carte nella logica della “pratica”, non si occupa del contesto ambientale, sociale ed economico. La burocrazia è un corpo a se stante: non ha come riferimento fondamentale il cittadino e non ha una concezione moderna di “servizio”. I decisori pubblici vivono nello stesso contesto burocratico. La formazione non può non tenere conto della struttura e dinamica di nuovi modelli organizzativi.

3. Tematiche di formazione per un’amministrazione nuova e moderna

Le grandi aree tematiche necessarie per una formazione moderna, attuale, innovativa e che supporti il cambiamento:

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